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La conoscenza di un fenomeno non può prescindere da un’attenta analisi dei dati e delle statistiche che lo descrivono e prima ancora da una scrupolosa raccolta degli stessi. E non può prescindere, altresì – questione oggi tanto dibattuta nell’ambito della tematica che mi accingo ad approfondire – dalla loro messa a sistema e socializzazione, attraverso un principio di trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni prodotte nell’ambito dell’attività degli enti pubblici competenti.

Tutto ciò premesso, ritengo che, anche in tema di salute e sicurezza sul lavoro, la disponibilità di dati e statistiche ufficiali sia fondamentale al fine di orientare e programmare azioni efficaci di prevenzione e controllo di un fenomeno, quello infortunistico e delle malattie professionali, che rappresenta oggi una vera e propria piaga sociale, su cui la UIL ha costruito la sua campagna di sensibilizzazione Zero morti sul lavoro, molto apprezzata e partecipata, e su cui intendiamo proseguire, anche negli anni a venire, al fine di tenere sempre alta l’attenzione su ciò che riteniamo essere la base da cui partire per un lavoro che possa definirsi dignitoso, in termini retributivi ma anche di tutele.

Nel nostro Paese sono tre le principali Istituzioni che per la loro specifica attività dispongono di dati e statistiche utili in materia di salute e sicurezza sul lavoro: l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL), l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS). A questi si aggiungono i Dipartimenti di prevenzione per la sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro delle ASL che, grazie alla loro attività quotidiana, sono in grado di fornire informazioni utilissime in materia.

Una messa a sistema, puntuale e aggiornata, oltre che un incrocio, delle banche dati provenienti dall’attività di tali Enti, potrebbe rappresentare un punto di partenza importante per orientare verso una più efficacie azione di tutela e di salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro Paese.

Ad oggi, purtroppo, si registra uno scarso coordinamento tra le banche dati, questione che ci auguriamo possa essere in parte risolta grazie agli ultimi provvedimenti normativi che hanno portato a un rafforzamento del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, il SINP (art. 8 del D.Lgs 81/2008), a partire dal ruolo stesso, che non sarà più di “indirizzo” delle attività di vigilanza ma piuttosto quello di programmazione e valutazione, anche ai fini del coordinamento informativo statistico ed informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale, delle stesse attività.

Mi riferisco al c.d. Decreto Fiscale, il D.L. 146/2021 poi convertito con la Legge n. 215/2021, che fra le novità più rilevanti, rispetto al SINP, ha previsto una nuova sezione del Sistema informativo, dedicata alle sanzioni irrogate nell’ambito della vigilanza sull’applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono previsti, inoltre, nuovi componenti nella costituzione del SINP, al quale si aggiungono il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per la trasformazione digitale, l’INPS e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Ulteriori amministrazioni potranno essere individuate in successivi decreti.

Riguardo al funzionamento del SINP, poi, sono state attribuite nuove responsabilità all’INAIL che, oltre a garantire – come già era stabilito – le funzioni occorrenti alla gestione tecnica ed informatica del SINP e al suo sviluppo ed essendo, a tale fine, titolare del trattamento dei dati, dovrà ora rendere disponibili, ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL, per l’ambito territoriale di competenza, e all’INL, i dati relativi alle aziende assicurate, agli infortuni denunciati (compresi quelli sotto la soglia di indennizzabilità) e alle malattie professionali denunciate.

Infine, vi sarà un importante ampliamento degli spazi di partecipazione delle Parti sociali che avverrà, ora, attraverso la periodica consultazione in ordine a tutti i flussi informativi, compresi quelli relativi al quadro degli interventi di vigilanza delle istituzioni preposte e ai dati degli infortuni sotto la soglia indennizzabile dall’INAIL.

Di fondamentale importanza, ancora, ai fni dell’ampliamento delle informazioni in materia di salute e sicurezza, e della loro messa a sistema, l’aver disposto, sempre nel Decreto Fiscale, l’obbligo annuale da parte dell’INL, della presentazione, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di una relazione analitica sull’attività svolta in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare.

Insomma, passi avanti che speriamo diano presto i loro frutti, magari attraverso la pubblicazione di report statistici in grado di fornire dati quanto più aggiornati possibile e di maggior dettaglio.

Pubblichiamo ora una serie di tabelle illustrative (gli ultimi aggiornamenti disponibili) provenienti dalle banche dati dell’INAIL e dell’INL che mostrano la situazione attuale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

ALCUNI DATI DELL’INAIL

 

Tabella 1

DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO, INFORTUNIO CON ESITO MORTALE E MALATTIE PROFESSIONALI, per genere

ANNI: 2016 – Gennaio 2022

DENUNCE

Genere

ANNI

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022 (Genn.)

Infortunio nel complesso

Donne

230.264

232.989

230.400

231.065

244.711

200.557

29.081

Uomini

410.725

413.785

414.516

413.637

327.307

354.679

28.502

Totale

640.989

646.774

644.916

644.702

572.018

555.236

57.583

Infortunio con esito mortale

Donne

113

114

118

101

188

126

6

Uomini

1.066

1.061

1.166

1.118

1.452

1.095

40

Totale

1.179

1.175

1.284

1.219

1.640

1221

46

Malattie professionali

Donne

16.635

15.848

15.991

16.640

12.061

14.901

792

Uomini

43.583

42.147

43.469

44.561

32.887

40.387

2.504

Totale

60.218

57.995

59.460

61.201

44.948

55.288

3.296

Fonte: Inail – Banca dati statistica (anni 2016-2020): INAIL – Open data (anno 2021 e gennaio 2022).

 

Tabella 2

DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO, per genere e modalità di accadimento

ANNI: 2016 - Gennaio 2022

DENUNCE

INFORTUNIO

SUL LAVORO

Modalità accadimento

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022 (Genn.)

Donne

In occasione

di lavoro

179.349

179.517

176.897

176.745

212.580

161.764

27.103

In itinere

50.915

53.472

53.503

54.320

32.131

38.793

1.978

Uomini

In occasione

di lavoro

363.120

364.509

364.404

362.086

293.796

313.083

26.534

In itinere

47.605

49.276

50.112

51.551

33.511

41.596

1.968

Totale

640.989

646.774

644.916

644.702

572.018

555.236

57.583

Fonte: Inail – Banca dati statistica (anni 2016-2020): INAIL – Open data (anno 2021 e gennaio 2022).

Tabella 3

DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO CON ESITO MORTALE, per genere e modalità di accadimento

ANNI: 2016 - Gennaio 2022

Denunce infortunio sul lavoro con esito mortale

Modalità accadimento

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022 (Genn.)

Donne

In occasione

di lavoro

55

53

57

55

150

91

2

In itinere

58

61

61

46

38

35

4

Uomini

In occasione

di lavoro

824

804

856

832

1.262

882

31

In itinere

242

257

310

286

190

213

9

Totale

1.179

1.175

1.284

1.219

1.640

1.221

46

Fonte: Inail – Banca dati statistica (anni 2016-2020): INAIL – Open data (anno 2021 e gennaio 2022).

Ricordiamo che tra i dati sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali, pubblicati dall’Inail, è possibile effettuare una ricerca mirata, secondo alcune variabili specifiche, come il genere, il luogo di nascita dell’infortunato, il luogo di accadimento dell’infortunio (ripartizione geografica/regione/provincia), etc.  

 

ALCUNI DATI DELL’INL

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nella sezione Studi e statistiche, offre alcuni importanti materiali in merito all’attività ispettiva che realizza:

  • I Rapporti annuali sull’attività di vigilanza in materia di lavoro e previdenziale che illustrano i risultati degli accertamenti effettuati dal personale ispettivo del Ministero del Lavoro e degli Enti Previdenziali (Rapporti disponibili: anni dal 2007 al 2020)
  • Report trimestrali sul Monitoraggio dell’attività di vigilanza che, attraverso il cosiddetto “modello breve”, evidenzia, tra l'altro, i seguenti dati: aziende ispezionate, aziende irregolari, numero lavoratori irregolari, numero lavoratori in nero e sanzioni riscosse (Report disponibili: da gennaio 2012 a marzo 2021).
  • Report mensili sul Monitoraggio periodico dei provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, sulla base di quanto disciplinato dall’articolo 14 del D.Lgs. 81/2008, recentemente modificato dal c.d. Decreto Fiscale (Report disponibili: da gennaio 2012 a giugno 2021).
  • Report sul Monitoraggio semestrale delle attività di prevenzione e promozione, sulla base di quanto disposto dall’art. 8 del D.Lgs. 124/2004
  • Le Relazioni annuali sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.

Ecco, a seguire, alcuni dati provenienti dall’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

 

 

Tabella 4

MONITORAGGIO ATTIVITA’ DI VIGILANZA – Aziende ispezionate, aziende irregolari, percentuale di irregolarità, lavoratori irregolari e in nero

ANNI: 2018 - 1° trimestre 2021

Ambito della vigilanza

Anno

Aziende ispezionate (pratiche definite)

Aziende irregolari

% irregolarità

N. lavoratori irregolari

N. lavoratori totalmente in nero

Lavoro

(Ministero del Lavoro e

delle Politiche Sociali)

1° trim. 2021

16.731

9.896

59%

N.D.

N.D.

2020

61.942

40.705

66%

82.186

17.788

2019

106.509

72.255

68%

93.482

32.367

2018

107.844

70.111

65%

83.761

33.800

Previdenziale

(INPS)

1° trim. 2021

3.526

2.911

83%

N.D.

N.D.

2020

10.524

8.477

81%

144.014

2.455

2019

16.048

12.999

81%

212.836

4.805

2018

17.374

14.001

81%

37.497

5.170

Assicurativa

(INAIL)

1° trim. 2021

2.207

1.986

90%

N.D.

N.D.

2020

7.486

6.481

87%

41.477

2.123

2019

15.503

13.832

89%

49.827

4.372

2018

15.828

14.143

89%

41.674

3.336

Totale

1° trim. 2021

22.464

14.793

66%

132.074

5.051

2020

79.952

55.663

70%

267.677

22.366

2019*

138.060

99.086

72%

356.145

41.544

2018

141.046

98.255

70%

162.932

42.306

Fonte: INL – Sezione Studi e statistiche.


 

Tabella 5

MONITORAGGIO AZIONE ISPETTIVA SVOLTA IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO – Aziende ispezionate, accertamenti definiti, aziende irregolari, tasso di irregolarità, violazioni

ANNI: 2016 - 2020

Ambito della vigilanza

Anno

Aziende ispezionate

Accertamenti definiti

Aziende irregolari

Tasso irregolarità

Violazioni su SSL*

Ispezioni su SSL

2020

10.069

10.179

8.068

79,3%

12.020

2019

19.218

18.446

15.859

86%

25.118

2018

20.492

20.025

16.394

82%

23.656

2017

22.611

22.805

17.580

77%

25.386

2016

25.834

25.627

18.835

73%

27.480

Fonte: INL – Sezione Studi e statistiche.

* Nel 1° trimestre 2021 le violazioni in materia di salute e sicurezza erano 3.622.

 

Tabella 6

MONITORAGGIO DEI PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI – Numero di provvedimenti di sospensione, arresti e sequestri

ANNI: 2016 - 1° semestre 2021

Anno

N. provvedimenti di sospensione

N. arresti

N. sequestri

 
 

1° sem. 2021

1.587

28

50

 

2020

3.564

61

141

 

2019*

8.844

163

281

 

2018

8.797

78

265

 

2017

6.936

47

119

 

2016

7.020

14

166

 

Fonte: INL – Sezione Studi e statistiche.

 

 

Salute e sicurezza nel settore delle costruzioni. Uno sguardo d’insieme attraverso i dati INAIL e INL

Nell’edilizia, ad esempio, uno dei settori più a rischio e tra quelli con il più alto tasso di infortuni, è interessante osservare come a fronte dell’andamento infortunistico, presentato grazie ai dati INAIL, si realizzi l’azione dell’INL.


 

Tabella 7

MONITORAGGIO AZIONE ISPETTIVA NEL SETTORE DELL’EDILIZIA – Aziende ispezionate, aziende irregolari, violazioni su SSL in edilizia e totale violazioni su SSL

ANNI: 2016 - 2020

Ambito della vigilanza

Anno

Aziende ispezionate in edilizia (LAVORO)

Aziende irregolari

in edilizia

(LAVORO)

Violazioni

su SSL

in edilizia

Totale violazioni

su SSL

Edilizia

2020

15.949

10.731

7.531

12.020

2019*

28.345

20.271

17.429

25.118

2018

29.300

20.438

16.293

23.656

2017

34.472

22.213

17.482

25.386

2016

39.505

25.344

20.651

27.480

Fonte: INL – Sezione Studi e statistiche.

* Nel 1° trimestre 2021 le violazioni in materia di salute e sicurezza erano 3.622 (nel settore delle costruzioni erano 2.437).

 

Tabella 8

DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO, INFORTUNIO CON ESITO MORTALE E MALATTIE PROFESSIONALI, nel settore delle costruzioni

ANNI: 2016 - 2020

Denunce

2016

2017

2018

2019

2020

2021

Gennaio 2022

Infortuni

In complesso

39.873

38.983

38.317

37.342

28.801

32.227

1.320

Mortali

194

158

177

165

171

141

4

Malattie professionali

8.140

8.214

8.496

8.857

6.619

N.D.

N.D.

Fonte: Inail – Banca dati statistica (anni 2016-2020): INAIL – Open data (anno 2021 e gennaio 2022).

 

Tabella 9

Le violazioni penali delle norme contenute nei Titoli III “uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale” e IV “cantieri temporanei o mobili” del d.lgs. n. 81/2008, nel settore delle costruzioni

ANNI: 2016 - 2020

Violazioni penali nei cantieri

2016

2017

2018

2019

2020

Rischi di caduta dall’alto

49%

52%

51%

54%

50%

Obblighi dei coordinatori e dei committenti

13%

13%

13%

11%

12%

Valutazione dei rischi/POS/PSC/DUVRI

8%

8%

9%

7%

8%

Rischi elettrici, attrezzature, macchine e DPC/DPI

8%

6%

7%

7%

7%

Rischi di investimento e seppellimento

2%

3%

2%

4%

2%

Altri rischi

18%

18%

18%

17%

21%

Fonte: INL – Sezione Studi e statistiche.

Come già ribadito in premessa, riteniamo che una lettura incrociata dei dati a disposizione in materia di salute e sicurezza, in particolare di quelli relativi all’andamento degli infortuni e delle malattie professionali e dell’attività ispettiva, sia il punto di partenza per una lettura più articolata del fenomeno e per un’azione efficace di controllo e preventiva.

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