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   Aldo De Matteis è stato giudice del lavoro a Ivrea, ancora sotto il segno di Adriano Olivetti, in Toscana ed in Corte di cassazione, addetto alla sezione lavoro ed alle sezioni unite civili.

   Ha iniziato ad approfondire la materia della assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali con il volume omonimo edito nel 1996 per i tipi della Utet, nella collana diretta da Maurizio Cinelli. In quella sede propose due nozioni, divenute poi jus receptum, quella di occasione di lavoro come qualsiasi situazione di rischio in cui il lavoratore si trovi in relazione all’oggetto del contratto, e quella di infortunio in itinere, nel quale individuò nella destinazione lavorativa in sé stessa quel quid pluris di cui la giurisprudenza andava in cerca per ritenere il rischio generico della strada aggravato da un fattore relativo al lavoro.

   Seguace della visione di Paolo Grossi nel processo di formazione del diritto, è stato estensore di sentenze fondamentali per lo sviluppo del sistema di tutela in senso costituzionalmente orientato.

    È stato relatore in numerosi convegni sulla materia, tra cui i Seminari annuali degli Avvocati dell’Inail, professore a contratto di diritto processuale del lavoro presso il corso di laurea in giurisprudenza  della Università di Siena, membro della EALCY-European Association of Labour Court Judges.

    Dopo il pensionamento è stato docente presso la Scuola Superiore della Magistratura nella sua fase iniziale, e incaricato dei rapporti con l’ EASO-European Asylum Support Office di Malta.

    Continua ad occuparsi della materia in numerose   pubblicazioni ed articoli. Nel 2020 ha visto la luce la quinta edizione, per i tipi della Giuffré, del suo trattato Infortuni sul lavoro e malattie professionali, aggiornato con una appendice relativa al Covid 19.

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